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Ciao! C'è una grossa novità.
Vuoi darmi qualche suggerimento sul tema del disagio giovanile nella Chiesa?
Leggi le informazioni sul SONDAGGIO IARD e rispondi al QUESTIONARIO.
Invia il racconto della tua esperienza a luciosembrano@gmail.com
il link per il sondaggio è il seguente:
IL QUESTIONARIO PERSONALE
L'idea del questionario.
Per capire meglio dove, come, se e quando effettivamente le cose stanno così - perché sulle cause o sulle circostanze dell'evoluzione della crisi il sondaggio IARD non dice nulla, limitandosi ad affermare che le cose stanno così - chiedo aiuto a voi che siete miei amici, pregandovi di rispondere alle domande seguenti - se avete vissuto o state vivendo la situazione che ho appena descritto - e di restituirmi le risposte per posta elettronica a un indirizzo mai che mi sono creato apposta:
luciosembrano@gmail.com
Lo scopo, mi pare chiaro, è quello di aiutare me e le altre persone, soprattutto i sacerdoti e i responsabili laici della Pastorale Giovanile - che vorranno prendere in considerazione i risultati che mi fornirete, e che non avranno paura di fare autocritica, ma anzi accoglieranno con gratitudine questo lavoro - a capire come ciò accada per trovare delle soluzioni più adeguate al problema macroscopico dell'allontanamento dei giovani. Se ci riusciamo, questo porterà grandi vantaggi per tutti, sia per i giovani, che per i responsabili ecclesiali ad ogni livello.
Pensate se riuscissi a farlo arrivare a tutte le parrocchie italiane! Ho a disposizione il Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile che mi aiuterebbe nella pubblicazione dei dati, se questi fossero significativi quanto al numero e all'interesse delle risposte.
I dati che raccoglierò compariranno unicamente nel sondaggio e non avranno alcuna diffusione a fine commerciale. Li raccoglierò solo io. Perciò potete stare tranquilli ai fini della privacy. Io non divulgherò gli indirizzi mail e chi li leggerà il vostro racconto non sarà in grado di conoscere la vostra identità personale. Se volete stare ancora più sicuri, potete aprirvi un indirizzo email apposta per inviare il questionario, così neppure io vi riconoscerò. In ogni caso, sappiate che applicherò a questi dati la stessa serietà del segreto di confessione, cioè una totale riservatezza sull'identità della persona.
I QUESITI
A. PARTE ANAGRAFICA
Un nome di fantasia:
Età:
Sesso:
Provincia di nascita:
Provincia di attuale residenza:
Questi dati hanno una certa importanza per capire l'incidenza della famiglia. Indica:
se sei figlio/a unico/a o se hai altri fratelli,
se sei il primo/a o in ordine
quanti fratelli o sorelle ci sono prima o dopo di te.
I tuoi genitori sono:
sposati in chiesa
sposati civilmente
separati/divorziati
conviventi
vivo solo con papà
vivo solo con mamma
ho una famiglia adottiva
Vivo da solo da quando avevo n. anni
altro:
B. L'INIZIO DELLA CRISI
Hai mai messo in discussione la tua adesione personale ai valori ecclesiali?
Se si, quando è avvenuto in modo serio e ragionato? Che età avevi, frequentavi una parrocchia e, nella parrocchia, un gruppo ecclesiale (AC, ACR, Rinnovamento, Comunità Neocatecumenale, SCOUT, altro...)?
Chi erano le tue persone di riferimento: parroco, vice-parroco, altro sacerdote, animatore o responsabile laico/a del gruppo?
C'è stato un episodio o un momento, che puoi raccontare, che ha fatto un po' cedere le tue convinzioni, o l'allontanamento è avvenuto gradualmente e in modo impercettibile?
Quando ti sei allontanato, lo hai fatto da solo, o insieme con altri?
Stavi con qualcuno/a? Il tuo partner frequentava la chiesa? Se si, come ha reagito? Ha continuato o si è allontanato con te?
C. L'ESPERIENZA DELLA CRISI
Quando hai preso coscienza che ti stavi allontanando - o che eri già lontana/o - che cosa hai fatto? Hai cercato di riflettere da sola, hai chiesto aiuto a qualcuno, o qualcuno spontaneamente ti ha offerto aiuto e tu lo hai accettato?
Le persone che ti sono state accanto in questo tempo appartenevano in qualche modo alla chiesa, facevano parte del tuo "giro" di amici fuori della chiesa (scuola, università, circolo sportivo, strada, bar)?
Racconta i momenti significativi del periodo della lontananza e gli stati d'animo che hai vissuto e ogni altra cosa che ritieni che possa servire a capire che cosa prova un/a ragazzo o un giovane che non va più in chiesa o che cosa possa spingere a farlo.
Se la lontananza ancora perdura, spiega perché la questione è ancora aperta per te, che cosa ti aspetti dalla chiesa - che cosa vorresti trovarvi per poter tornare e sentirti a tuo agio per una partecipazione attiva e consapevole.
D. LA FINE DELLA CRISI
Secondo il sondaggio IARD, la crisi si risolve quando la persona decide di tornare a frequentare la chiesa o quando decide di prendere altre strade e la questione dell'appartenenza ecclesiale non gli interessa più (nella metafora che ho usato "straccia l'assegno" nel senso che non da più credito all'esperienza ecclesiale o la ritiene ormai ininfluente nella propria scala di valori).
Per chi sente il suo abbandono come definitivo:
Che cosa ti ha portato a chiudere il capitolo? si tratta di scelte di vita diverse o in contrasto coi valori ecclesiali? Situazioni nuove di lavoro o personali a causa delle quali semplicemente non ti poni più il problema dell'appartenenza ecclesiale? L'indifferenza che è cresciuta al punto da renderti insensibile o inerte? Hai maturato credenze diverse? Ateismo? Agnosticismo? Materialismo? Altro? Hai attraversato delle esperienze che ti hanno fatto perdere la stima di te stesso/a (droga, esperienze affettive o sessuali negative, aborto,..)
Se te la senti, puoi raccontare un episodio, un incontro, uno scontro o una situazione che ha inciso in modo fondamentale nello spingerti ad "archiviare" il problema. Ti ricordo che tutto ciò rimane completamente anonimo: quello che interessa è l'esperienza, non sapere chi l'ha vissuta.
Se poi vuoi aiuto o consiglio, contattami con un messaggio email a parte e sarò a tua disposizione nella misura in cui ne sono capace e Dio me ne darà la grazia.
Per chi ha optato per il rientro:
Che età avevi quando hai dichiarato finita la crisi e sei rientrato/a nella chiesa? E' cambiata la tua consapevolezza? Sei diventato più attivo e partecipi anche a un cammino di formazione permanente per giovani e adulti? Fai del volontariato cristiano?
Quanto incide la scelta di fede nei tuoi comportamenti quotidiani, nel campo della giustizia sociale (paghi le tasse, sei onesto diligente e rispettoso sul lavoro, metti il casco quando vai in motocicletta, rispetti il codice della strada, ecc.), nel campo della morale personale, coniugale e familiare (fedeltà coniugale, apertura alla vita, educazione cristiana dei figli, ecc.). Oppure ti limiti ad andare a messa e "frequentare la chiesa"? In tal caso, ci vai tutte le domeniche, saltuariamente, o solo nelle grandi feste a Natale e magari a Pasqua. Scusa se ti faccio il terzo grado, ma questo mi aiuta a valutare se c'è stato dopo il rientro un SALTO in AVANTI nella maturazione di fede e nella COERENZA di vita cristiana. Ti sono grato se risponderai con precisione.
Puoi dirmi che cosa ti ha spinto a prendere la decisione di rientrare nella Chiesa? un fatto speciale della vita, la partecipazione a un evento, un ritiro, un pellegrinaggio, uno degli incontri organizzati per i giovani, una conversazione con qualcuno che ti ha fatto riflettere? Era un prete, un laico, una suora? O è stato un processo graduale, che ti ha spinto pian piano a ritornare sui tuoi passi? Ancora una volta ti dico grazie per la risposta.
Da quando sei rientrato/a pensi di aver continuato a camminare, sei contento/a dei passi che stai facendo? Che cosa vorresti cambiare nella chiesa, sia in te che negli altri che incontri, perché sia più famiglia di Dio, casa e scuola di comunione, dove si vive la fraternità e si sperimenta la forza dell'amore?
Hai trovato dei "compagni di viaggio significativi" che ti aiutano a tenere la rotta senza smarrirti nella vita? Puoi dire chi sono le tue persone di riferimento: sacerdote/i, laici, suore, amici, il partner,..
RINGRAZIAMENTI
Voglio dire grazie a chi è arrivato fin qui e come me crede che cambiare è possibile e non si da per vinto di fronte alle difficoltà.
In fondo, è lo stesso amore per la vita che unisce credenti e non credenti e, spesso, ho trovato più purezza in quelli che non praticano la chiesa che in chi la frequenta, a partire da noi sacerdoti. Non sto invitando all'abbandono, è chiaro, ma voglio mettere in guardia dal rischio del fariseismo, di una religione dell'apparenza e del perbenismo.
Spero che questo piccolo seme che abbiamo gettato insieme faccia riflettere tante persone su che cosa è necessario cambiare per rispondere alle aspettative legittime dei giovani. Voi non chiedete la luna, lo so, ma attorno c'è freddezza e più spirito mercantile che entusiasmo apostolico e voglia di condivisione. E allora, animo! Non diamoci pace, fin quando il sogno di Gesù non sarà realizzato, anche a prezzo di portare un po' di scompiglio nella vita delle persone e delle comunità, se questo servirà a fare chiarezza e trovare una strada nuova: "Credete che sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, piuttosto la divisione" (Lc 12,51). Ciao a tutti, e ancora grazie.
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